Gonatrosi: infiltrazioni di cellule stromali

La gonartrosi è un’artrosi degenerativa del ginocchio ossia un’usura, degradazione della cartilagine con conseguente iperattività dell’osso subcondrale (osso situato subito al di sotto della cartilagine) e produzione di osteofiti. L’incidenza della gonartrosi nella popolazione aumenta con l’aumentare dell’età con un picco tra i 70 e i 79 anni. È maggiore tra le donne che hanno superato i 50 anni.

Il ginocchio è un complesso articolare formato da tre compartimenti articolari rivestite di cartilagine:

  • compartimento mediale tra femore e tibia
  • compartimento laterale (la parte esterna dell’articolazione tra femore e tibia e tibia e perone)
  • compartimento tra femore e rotula

La cartilagine articola è un tessuto connettivo molto resistente che riveste le estremità distali dei capi articolari, permettendo uno scivolamento di un capo articolare sull’altro consentendo così il movimento. La cartilagine gioca un ruolo principale nella funzionalità del ginocchio, quando essa si danneggia, anche le altre strutture come tendini, legamenti e muscoli sono sottoposti a stress maggiori sia quando si pratica attività fisica che durante le normali attività di vita quotidiana.

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Lo stress articolare può causare un graduale danneggiamento delle strutture del ginocchio fino a bloccare l’articolazione o creare instabilità articolare determinando un forte impatto sulla qualità di vita del paziente, che avrà oltre al dolore difficoltà a camminare autonomamente, salire e scendere le scale.

In seguito a valutazione del paziente da parte dell’ortopedico nella fase iniziale della gonartrosi può essere utile un trattamento conservativo utilizzando la tecnica di infiltrazione di cellule staminali di tipo adiposo (Lipogems), prelevate dall’addome o dalle cosce del paziente per mezzo di una piccola liposuzione effettuata in anestesia locale con sedazione in sala operatoria e non prevede ricovero post-operatorio.

 

Le cellule adipose sono delle cellule staminali adulte estratte dal grasso corporeo. La metodica si svolge in 3 fasi:

1)prelievo del tessuto adiposo

2)processazione del tessuto adiposo stesso per eliminare le componenti infiammatorie (olio, sangue, detriti cellulari) riducendo così le dimensioni; il tessuto adiposo micro-frammentato, rimane dotato di rete vascolo-stromale e quindi può svolgere la funzione rigenerativa in modo ottimale.

3)Dopo il prelievo di tessuto adiposo e la sua processazione, l’ortopedico esegue immediatamente l’infiltrazione articolare secondo tecnica standard.

Tale tecnica rientra nella medicina rigenerativa basata sul concetto di amplificazione del potenziale rigenerativo dei tessuti che avviene e si amplifica nel corso dei primi 6 mesi. Il vantaggio della tecnica è nell’elevato potenziale antinfiammatorio, che si aggiunge a quello rigenerativo del tessuto ossia di stimolazione di produzione di cartilagine e di miglioramento della lubrificazione del comparto intra-articolare riducendo l’attrito tra i capi articolari.  

È più efficace nei soggetti giovani e nei casi in cui la degenerazione della cartilagine è lieve o moderata. Non può costituire una soluzione nei casi in cui l’artrosi è già troppo avanzata.

Dott.ssa Consuelo Salutari